Un primo ringraziamento con le poche foto che ho raccolto che non restituiscono quanto è accaduto ma ne restituiscono uno scorcio.

Ringrazio tutti quelli che hanno reso possibile il tour di Bayo Akomolafe in Italia per la presentazione del suo libro “Queste terre selvagge oltre lo steccato” un tour che è diventato un workshop itinerante di politiche dell’altrimenti, di pedagogie sensoriali e concettuali, di nuove frequenze di soglia nelle crepe di questa crisi permanente di cui troppo spesso sembrano far parte anche le nostre supposte “soluzioni” e certezze.
A Exòrma per aver avuto il coraggio di pubblicarlo: a Claudia Mejia e Rebecca Rovoletto per l’accoglienza veneta,


a Gianluca Solla e Rosanna Cima per aver offerto generosamente ospitalità e supporto costante a Suranga e Judith Katugampala per aver colto l’opportunità di immaginare il possibile coinvolgendo martedì 16 il Laboratorio autogestito Paratodos di Verona. Grazie a Lahcen, a tutto il collettivo e al laboratorio di ricerca partecipata Saperi Situati dell’Uni di Verona. A Wissal Houbabi per la performance poetica oltre la monolingua. A Rosie Heinrich per lo scambio generativo e il sostegno nella stanchezza.




Bisogna aggiungere che Suranga aveva allertato Andrea Perini che ha immediatamente colto la visione per Terzo Paesaggio e MadreProject e invitando Bayo a Milano non solo a ragionare mercoledì 17 di ecosofie ed ecologia profonda (in un progetto che coinvolge anche Tim Ingold e Timothy Morton) ma a proporre un workshop multisensoriale di Bayo al Padiglione Chiaravalle.




Il sostegno di Terzo Paesaggio ha reso il viaggio possibile e questo dice molto. Grazie anche al Centro Internazionale di Quartiere che ha ospitato la serata Grazie a Ronke Oluwadare a sostegno in tutti gli eventi milanesi e al collettivo genealogie del Fuuro che è intevenuto sintonizzandosi con grande sensibilità. E a Ludovica Amat così attenta nel coordinarsi e seguire il lavoro prezioso con la stampa di Maia Terrinoni. A Telmo Pievani per il bellissimo articolo su La Lettura, a Francesca Giommi per l’intervista sul Manifesto e a Eugenio Giannetta per quello sull’Avvenire.
Giovedì 18 Bayo ha parlato all’Uni di Torino in un incontro con Diego di Masi che lo ha ospitato insieme a Carmen Concilio e Roberto Beneduce in un emozionante dialogo a più voci. Con un nutrito drappello di Clinica della crisi presente.


Il pomeriggio al Salone del Libro la lettura di brani del libro da parte di Gabriele Vacis e i commenti di Akomolafe hanno resistito con flemma alla cacofonia sonora che ci circondava: E poi l’intervista di Loredana Lipperini a Fahrenheit. Grazie a Maria Nadotti per l’intervista a Bayo e la sensibilità intuitiva che ne ha colto da subito il valore. E a Roberta Mazzanti per il sostegno anche nelle avversità.



A Mia e Buck per essersi occupati di Alethea e ancora a Rebecca Rovoletto per il supporto logistico a Torino.

Alethea con Buck
Venerdì 19 a Milano alla Fondazione Feltrinelli Susanna Mati con grande intelligenza e garbo ha risuonato con le implicazioni stilistiche e filosofiche del libro. Grazie a Giulia Frova e Emma Borsani e a Razzismo Brutta Storia per il sostegno dato sia a Verona che a Milano.




La serata conclusiva al cantiere è stata indimenticabile. Grazie a Selam, Ronke e Rahela e Decolonise the City per gli incontri preparatori e il calore con cui Bayo si è sentito accolto e ha potuto risuonare.
Grazie anche a Gaja Ikeagwana a Jerry di Matrika che ha seguito tutti gli incontri e a Francesca Cogni per la instant graphic novel della serata.

Infine grazie per il sostegno e la presenza di EJ, Alethea e Kyah Akomolafe senza i quali non avremmo Bayo Akomolafe: chi di noi ha potuto incontrarli non li dimenticherà.

come ha commentato Ludovica “Benvenuta nelle nostre vite Alethea, grazie al tuo Dada, portaci lontano, qui vicino”…
E non dimentico tutti gli altri che hanno dato un supporto essenziale nel rendere possibile la logistica complessiva del tour: Antonio, Roberta, Rebecca, Diego, Monica, Nijmi, Clotilde, Debora, Kadidia, Marina. Domenico, Rosanna, Gianluca.
E a tutti quelli che forse dimentico e a tutto quello di non visibile è accaduto e ha fatto accadere.
Presto saranno disponibili alcune delle registrazioni.